“Dal sogno alla realtà: la mia prima Maratona di New York”

Ogni runner ha un sogno, ma pochi hanno l’occasione di realizzarlo. Il nostro compagno di squadra ha vissuto in prima persona l’emozione della Maratona di New York, la corsa per eccellenza, e ci racconta cosa significa davvero correre quei 42 km nella città che non dorme mai.

“Sin da quando ho iniziato a correre, mi sono sempre trovato bene sulle medie-lunghe distanze; ho
trovato nella Maratona la mia gara preferita e nel mio immaginario, la Maratona per eccellenza, è
sempre stata quella di New York. E’ la corsa più famosa al mondo, quella più seguita e quella più
partecipata e nel mio piccolo, come runner amatoriale, ho sempre sognato di correrla e ho sempre
pensato a come ci si possa sentire in mezzo a quelle strade.
Ho avuto l’opportunità e la fortuna di poter partecipare all’edizione 2024 della Maratona di New
York, grazie all’organizzazione di Parmamarathon e dal momento che si è dentro a questa “follia”,
ci si rende conto che tutto quello che si è sognato, è nulla in confronto a quello che si vivrà; fin dai
giorni prima della gara, con la città che si sta attrezzando per l’evento, si incontrano per le strade
migliaia di runner da tutto il mondo, all’Expo con il ritiro del pettorale, alle corsette in mezzo al
Central Park per scaricare un po’ la tensione e sciogliere le gambe. Tutto porta ad un entusiasmo
incontrollabile e ad una voglia di correre difficilmente replicabile.
Poi arriva il giorno della gara, con una sveglia prestissima, la colazione nel negozietto sotto
l’albergo, indossare il completo preparato la sera prima, il bus da prendere per arrivare al forte in
attesa della propria partenza; un’organizzazione perfetta per il sogno di più di 50.000 persone. La
giornata è fresca ma con un bel sole, prima l’inno nazionale americano poi lo sparo sanciscono
l’inizio della maratona, ma in realtà è l’inizio della festa perché quello che ci aspetta lungo i 42 KM,
o meglio le 26 miglia, sono un’infinità di persone che ti acclamano ai lati della strada (pur non
conoscendoti), sono le band e i DJ che suonano, sono i bambini che lanciano coriandoli, sono i
poliziotti che vigilano e ti danno il 5 per rilanciarti, sono intere famiglie organizzate per offrirti acqua
o uno spicchio di arancia….per ogni miglio ci sono ricordi che si porteranno dentro per il resto della
vita.
Infine Central Park, nel verde circondato da infiniti grattacieli, le grida delle persone sono fortissime
e stringi i denti per le ultime 2 miglia, l’arrivo con la splendida medaglia, poi l’attesa dei compagni
di avventura per una foto ricordo. Tralascio la parte tecnica o un commento sulla maratona in se,
pur essendo bella e tosta, ma penso che le emozioni provate vadano aldilà della prestazione
sportiva”.

E’ un vero piacere poter condividere questa straordinaria esperienza sul nostro sito. Un applauso speciale a Luciano Vespucci che, insieme a Marco Meschi, ha portato il GS Toccalmatto a correre tra le strade affollate della Grande Mela. Complimenti per aver realizzato un sogno, portando con voi un pezzo della nostra squadra nel cuore di New York!

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