Vibrazioni-oscillazioni muscolari ed accessori per correre più veloce (terza parte)

Chiudiamo con la terza parte, l’argomento dedicato agli accessori del runner in relazione alla tecnica di corsa e alle qualità neuromuscolari del podista.

Nella prima parte abbiamo visto come solo se le catene muscolari sono dotate di un’adeguata elasticità/forza muscolare specifica (detta anche stiffness), sono in grado di rispondere alle sollecitazioni dell’impatto del piede al suolo in maniera ottimale, restituendo la massima porzione di energia elastica possibile (con tutti i conseguenti benefici).

Nella seconda, abbiamo cercato di comprendere quali sono le situazioni in cui è necessario lavorare in maniera Generale e/o Specifica per migliorare la stiffness tramite l’allenamento e come la tipologia di calzature può influire sul rendimento di corsa (compromesso ottimale tra ammortizzazione ed elasticità).

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In questa terza ed ultima parte, approfondiremo:

  • La scelta della scarpa ideale: in relazione al grado di ammortizzazione e del dislivello tacco/punta.
  • L’eventuale utilizzo di solette: in grado di incrementare il livello di ammortizzazione (quando necessario) senza ridurre il dislivello tacco-punta
  • L’utilizzo di indumenti compressivi: in relazione alla potenziale capacità di ridurre i fenomeni vibratori, oltre che migliorarne la perfusione vascolare.

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Autore: Melli Luca, istruttore atletica leggera GS Toccalmatto (melsh76@libero.it, www.gstoccalmatto.it)

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