MARATONA DI VENEZIA 2014 (Diario di Simone Belli)

Dopo aver affrontato in primavera la maratona di Roma, sicuramente l’appuntamento podistico più importante e suggestivo d’Italia, un nutrito gruppo di “Coccodrilli” il 26 Ottobre ha affrontato la maratona di Venezia, salita ormai di rango di seconda maratona più importante e partecipata del “bel Paese”. Dunque il 25 mattina alle 8.30 il gruppo formato da Simone belli (chi vi scrive), Ivan Lottici, Bosi Giorgio, Aliani Adriano, Moschetti Alessandro, Carloni Andrea e Laura Rebecchi si è messo in macchina in direzione Venezia. Da segnalare il grande spirito di gruppo dimostrato dal grande “Ivanone” che nonostante un’infezione polmonare che ne ha provocato la rinuncia alla gara ha voluto comunque partecipare alla trasferta e ci ha fatto da autista.

Dopo circa due ore e mezza di viaggio, intramezzato da un lieto incontro all’autogrill di Sommacampagna dove si trovava anche la squadra di volley femminile della Liu-Jo Modena (anche l’occhio vuole la sua parte!), siamo giunti a destinazione all’Hotel Aaaron. Posto a pochi passi dalla stazione di Mestre, il nostro alloggio è un punto strategicamente ottimale per gli spostamenti nella città di Venezia, raggiungibile solo in treno, autobus o traghetto. Dopo aver effettuato il check-in ci siamo diretti rapidamente all’Exposport per il ritiro dei pettorali. La zona adibita all’accoglienza degli atleti e l’acquisizione delle informazioni sulla gara era posta all’interno di un grande tendone del Parco San Giuliano, dove si trovavano la zona ritiro pettorali e una vasta zona espositiva con all’interno stand dei maggiori produttori di materiale tecnico e delle maggiori manifestazioni Italiane, Europee e Mondiali.

Durante l’immancabile visita ai vari stand abbiamo avuto l’occasione di incontrare uno dei nostri idoli, il grande Stefano Baldini che molto gentilmente ha accettato di fare una foto con noi. All’interno dell’Exposport si trovava anche l’area media dove abbiamo potuto assistere alla presentazione dei Top-Runners iscritti alla gara. Terminate le operazione di ritiro pettorale e dopo esserci rifocillati con un buon piatto di pasta ci siamo diretti verso la zona d’arrivo della maratona, posta a Riva Sette Martiri a pochi passi da piazza San Marco. Approfittando della splendida e giornata di sole abbiamo fatto anche un breve giro turistico lungo i calli della città, una delle più belle ed artistiche città italiane. Giunti a Riva Sette Martiri, abbiamo rapidamente visionato la zona di arrivo e vista l’ora ci siamo dedicati ad un veloce aperitivo vista mare, seguito da una pizza veloce e siamo tornati in hotel per prepararci alla gara.

All’indomani sveglia alle 5.30 e colazione alle 6.00 per poi dirigerci alla stazione di Mestre dove l’organizzazione ha messo a disposizione degli atleti un servizio pullman per il trasferimento alla zona della partenza. Dopo un viaggio di una ventina di minuti si giunge alla zona della partenza situata nella cittadina di Stra, dove nei giardini di Villa Pisani, splendida villa settecentesca, l’organizzazione ha messo a disposizione degli atleti due tensostrutture per potersi preparare, numerosi bagni chimici per gli ultimi bisogni fisiologici e un piccolo ristoro pre gara con tè, acqua e sali. Una volta usciti dalla zona adibita alla vestizione, si percorre un breve tratto che conduce alle “gabbie” di partenza, lungo il quale si trovano i tir sui quali vengono caricate le sacche dei concorrenti per il trasporto a Venezia. Alle 8.30 in punto gli atleti sono tutti all’interno delle griglie di partenza poste lungo la provinciale ed il colpo d’occhio è veramente affascinate con un serpentone di oltre 6500 partecipanti. Dopo la solita sfilata di autorità locali, riecheggia l’inno nazionale. Alle 9.00 lo starter dà il via alla gara delle handbike e alle 9.05 in punto parte la 29° Venicemarathon. La prima parte del percorso si sviluppa lungo la Riviera del Brenta, una volta lasciata Stra si attraversano nell’ordine i paesi di Fiesso d’Artico, Dolo, Mira, Oriago, Malcontenta ed arrivati alle porte di Marghera si passa sotto al traguardo della mezza maratona. Prima metà di gara che si percorre senza particolari difficoltà, in quanto il percorso si presenta piuttosto lineare e con una leggera pendenza che facilita gli atleti ma che può essere contro produttiva nell’economia della gara in quanto può portare gli atleti ad un ritmo gara un pò troppo elevato. Passata la mezza maratona si attraversa Marghera per poi giungere a Mestre dove si attraversa il centro città giungendo al parco san Giuliano dove si incontrano le prime difficoltà in quanto si deve scavalcare una piccola zona collinare per poi percorrere un breve tratto piuttosto tortuoso. Una volta usciti da Parco San Giuliano si imbocca il Ponte della Libertà sul quale si percorrono ben 3850 metri completamente rettilinei che mettono a dura prova gli atleti, giunti a Venezia si percorre il Canale della Giudecca fino a Ponte della Dogana dove si attraversa il Canal Grande sopra un ponte galleggiante appositamente costruito, quindi si attraversa Piazza San Marco e dopo aver percorso 14 piccoli ponti si raggiunge il traguardo. Per una volta la palma di miglior “Coccodrillo” al traguardo non spetta al primo al traguardo, il comunque fantastico Giorgio Bosi (nella foto in alto a sinistra al ritiro del pettorale), 34° assoluto ed 8° di categoria con 2h46’43”, ma a Laura Rebecchi (nella foto in basso, in gara a San Secondo), unica ragazza del gruppo, che alla sua seconda maratona, con uno strepitoso 3h28’10” non solo conquista il secondo gradino del podio di categoria, ma sbriciola il precedente record societario femminile, migliorandolo di ben 15’ (una prestazione che da sola vale un’intera stagione). Al traguardo anche Adriano Aliani che, nonostante la scarsa preparazione ed un fastidioso problema all’inguine, stacca un ottimo 3h27’16”, seguito da Andrea Carloni che alla sua seconda maratona ferma il cronometro a 3h28’01”; a chiudere il gruppo, Alessandro Moschetti in 3h49’43” che va ben oltre le 4 ore preventivate alla partenza. Purtroppo per me la maratona è terminata al 31° km a causa di una contrattura al polpaccio sinistro, eredità di un trauma alla schiena patito in settimana e non completamente risolto. Da segnala all’interno della maratona un’iniziativa benefica volta a sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei malati si SLA, al via della manifestazione anche 6 malati di SLA in carrozzina spinti da 100 atleti di varie società italiane. Al traguardo la tradizionale consegna della medaglia commemorativa ad ogni atleta che ha portato a termine la maratona, un ricco ristoro con un’attrezzatissima zona massaggi ed infermeria per i più esausti. Ancora una volta abbiamo sicuramente vissuto un fantastico weekend di sport ed amicizia e dobbiamo sicuramente ringraziare l’organizzazione della Venicemarathon che ha portato questo evento ad un livello organizzativo che non ha nulla da invidiare alle più importanti maratone europee e mondiali.

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