3° EDIZIONE DELLA “COPPA BELLI” E “SUPERLONGA 2014”

Gli atleti del GS Toccalmatto non sono solo runner, ma atleti a tutto tondo, che confermano, nel loro stile di vita, la passione per lo sport e l’attività fisica. Già nel post precedente abbiamo raccontato due “imprese” di Michele ed Alessandro. Questo articolo invece lo dedichiamo a 2 eventi che hanno permesso ai nostri runner di coinvolgere anche i loro amici, per staccare un po’ la spina dalla “competitività” mantenendo il benessere e il piacere per una sana attività fisica. Ancora una volta, l’ironia e il piacere di raccontarsi di Simone e Giacomo prendono il sopravvento sulla fatica e ci rilasciano questi 2 bellissimi racconti! Buona lettura!

 

TERZA EDIZIONE DELLA “COPPA BELLI” (di……ovviamente…Simone Belli)

Nella vita di un appassionato sportivo ci sono periodi della stagione in cui si sente l’esigenza di “staccare” e di ricaricarsi fisicamente ma soprattutto mentalmente; è per questo che a volte ci concediamo giornate un pò “diverse”. Una di queste giornate io la dedico alla  “Coppa Belli” (nome liberamente tratto dalla ben più conosciuta “Coppa Cobram“). Come potete capire già dal nome, io ne sono l’ideatore e l’organizzatore.

Nota di Redazione: nella foto sotto sono raffigurati il Visconte Cobram (della saga di Fantozzi) con il nostro Simone (in uno dei suoi massimi momenti di forma extrasportiva)…notare la somiglianza nella classe e nel portamento tra i due!

Il nome non deve trarvi d’inganno, non si tratta di una manifestazione a carattere sportivo, ma essenzialmente di una biciclettata non competitiva tra amici che ha come unico scopo il divertimento e il raggiungimento di una meta non troppo lontana……un ristorante! Il regolamento prevede una sola regola: si può partecipare solo se muniti di bicicletta (sono rigorosamente escluse le bici da corsa!). Quest’anno ha avuto luogo la terza edizione che si è svolta Domenica 24 Agosto lungo le strade della bassa che portano verso il fiume Pò, con meta finale al ristorante “Lo Storione” di Coltaro di Sissa. Ritrovo per la partenza fissato per le 8:30 nel solito covo, il bar “Caffetteria della Corte”, partenza però avvenuta alle 9:30 causa il solito dormiglione! Le pessime previsione del giorno prima per nostra fortuna si sono rivelate pessimistiche e la giornata ha avuto inizio con una mattinata dal celo leggermente coperto che è andato schiarendosi ora dopo ora. Dopo aver lasciato velocemente (ma con comodo) il paese ci siamo diretti attraverso le strade basse a Diolo, dove abbiamo imboccato la “Babilana” che ci ha portati a Fontanelle di Roccabianca, da lì abbiamo imboccato le strade che costeggiano gli argini del fiume Taro che ci hanno portato a Roccabianca dove era fissato il primo ristoro al bar “Centrale”. Dopo una tranquilla chiacchierata e un sorso di birra fresca tra la “gioventù” locale siamo schizzati nuovamente in sella, direzione “Ciclopedonale del Pò“, pista ciclabile e pedonale ricavata sugli argini del grande fiume che porta sino a Parma. Nel frattempo la giornata si è andata schiarendo e il sole ha fatto capolino per tutto il resto della giornata rendendo più piacevoli i chilometri. Lasciata alle spalle Roccabianca ci siamo diretti verso la frazione di Stagno dalla quale una volta attraversato il Taro ci siamo lasciati alle spalle da prima Gramignazzo e quindi Torricella e dopo aver percorso in totale 30 chilometri siamo giunti finalmente alla “Nautica” dove si trova l’agognato traguardo e naturalmente il pezzo forte della giornata, il pranzo! Consumato il pranzo tra lunghe chiacchierate e tante risate e dopo una breve camminata lungo il Pò per conciliare la digestione, abbiamo preso la via del ritorno. Per cambiare paesaggio al ritorno abbiamo percorso gran parte della pista ciclabile del Pò passando nell’ordine Torricella, Gramignazzo, Stagno, Roccabianca, Ragazzola e Pieveottoville dove abbiamo deciso di effettuare una sosta ristoratrice presso un bar locale. Una volta reidratati abbiamo lasciato la ciclabile percorrendo le strade basse che da Pieveottoville portano ad Ardola e a Sambuseto che abbiamo raggiunto tramite l’argine di “Rigosa”. Alle 18.30 la giornata si è conclusa la dove è cominciata, alla “Caffetteria della Corte”, dove ci aspettava l’ultima e meritatissima birra! Perchè è bello fare sport ma a volte è giusto staccare! Appuntamento al 2015 con la quarta “Coppa Belli”!

 

SUPERLONGA 2014” (di Giacomo Dazzi)

Interpreti principali (nella foto, da sinistra):

  • Io: Giacomo Dazzi
  • Poni: Paolo Carraglia
  • Diavolo Molinio: Federico Molesini.

La SuperLonga si corre (e si cammina) il primo o il secondo sabato di Agosto. Parte da Fontevivo e arriva a Ranzano (comune di Palanzano). La SuperLonga misura complessivamente  61km. Si corre fino a Langhirano (34° km)  e si cammina da lì in poi. Dopo Langhirano non si corre più, chi lo fa è un lavativo che non rispetta le regole della Superlonga. Si può correre solo nei tratti in discesa quando le gambe diventano di cemento e non si riesce più a camminare. La Superlonga esiste dal 2010. L’abbiamo sempre corsa in 2: Io e Pony. Quest’anno si è aggiunto il Diavolo Molinio (che nelle edizioni precedenti guidava l’ammiraglia ed era il direttore organizzativo). In futuro forse saremo in 5 o magari in 100 … ma a noi del futuro, non frega un mazza. Si parte prima del sorgere del sole e si arriva prima del suo tramontare.

La Superlonga si divide in 6 settori.

Primo Settore (20km)

Da Fontevivo a SalaBaganza dove ci ferma a bere alla fontana davanti alla rocca. È dove quest’anno si è aggiunto il Diavolo Molinio.

Secondo Settore (7km)

Da Sala Baganza a Pilastro dove ci si ferma al Bar sull’incrocio che è gestito da una bellissima cinese moretta  che rilascia anche i permessi per raccogliere funghi nella Val Parma. Quella di Pilastro è una tappa fondamentale per il Poni che beve  non meno di 2 litri d’acqua in modo da aumentare la massa complessiva di 2kg netti per accrescere la tenuta di strada nel settore successivo. Quest’anno, furtivamente, si è anche sbaffato un bombolone che la cinese gli ha servito su un piattino di ceramica. Io è il Diavolo Molinio l’abbiamo visto da stare in strada. Il Diavolo Molinio si è fatto subito guardingo e sospettoso: il Poni stava studiando un attacco nel settore successivo?

Terzo Settore (7km)

Da Pilastro a Langhirano dove si mangia un gelato e si firmano autografi. E l’ultimo dei settori corsi.

 

Quarto Settore (5km)

Da Langhirano a Capoponte dove si beve una Coca Cola nel Bar Torpedo sulla curva prima delle grandi salite. E’ il settore più pericoloso. Siamo intorno alle 10 e 30. C’è un gran traffico. Io, Poni e il Diavolo Molinio camminiamo in fila indiana.

Quinto settore (16km)

Da Capoponte a Lagrimone. E’ il settore più duro. Il sole è a picco, Lagrimone è lontano. E’ azzurro, color lontananza. Lo si vede là in alto, accovacciato sul valico sotto la vedetta di
Rusino. In mezzo ci sono 2 salite: 16km di passo, quasi tre ore. E’ il settore di fuoco. Ma quando si arriva a Lagrimone è fatta perché a Lagrimone  c’è il Magic Bar. Il Magic Bar è il bar più “IN” di tutto l’appenino Tosco-Emiliano. Il Magic Bar è gestito da due bariste paciose e cordiali. Al Magic Bar si arriva senza più una lira e quindi si bevono birre a credito sotto gli ombrelloni della Coca Cola in attesa che arrivino le Guarnigioni Motorizzate da Fontevivo. Le Guarnigioni Motorizzate (che per comodità chiameremo GM) partono da Fontevivo verso le 13:00 e portano soldi, donne, tabacco e viveri. I viveri servono per la sera e per il giorno dopo. Se le GM tardano occorre continuare a bere per rimandare il momento di pagare. Generalmente si bevono un paio di birre medie, se le GM tardano il numero di birre medie aumenta.Insieme alle birre si mangiano polentina e patatine fritte della San Carlo. Le patatine e la polentina sono molto utili per reintegrare i sali. Lo strutto nel quale sono fritte è ottimo per ricostruire i muscoli affaticati e dona grande sollievo a legamenti e cartilagini. Più birre si bevono meglio si sta. Più patatine e polentine si mangiano meglio si sta. Naturalmente l’ideale sarebbe  fumarsi una Lucky Strike in attesa delle GM, ma le bariste, essendo ragazze gentili e cicciottelle, fumano prevalentemente Philip Morris, così di solito ci si fuma una Philips Morris del cazzo a scrocco da suddette bariste. Quando arrivano le GM si beve la birra della staffa tutti insieme poi si riparte.  Le GM rimangono a bersi un altro paio di birre con le bariste, a saldare il conto e ripartono verso Ranzano nel giro di mezz’ora.

Sesto settore (6km)

Da Lagrimone a Ranzano. E’ la passerella finale di 6km. Si passa tra due ali di folla. Le bandiere e i vessilli sventolano a bordo strada lungo i tornanti che scendono verso il salumificio Rosati. Il salumificio Rosati è rosso, le bandiere sono multicolori. Tante sono  italiane ma anche spagnole, tedesche, slovacche, neozelandesi, nicaraguensi etc. I tifosi urlano e lanciano per aria i cappelli. I tifosi islandesi buttano per aria le mutande e le scarpe. La massima concentrazione si raggiunge a Celso di Ranzano. I bambini impazziscono, saltano come scimmie e corrono in mezzo alla strada nel vedere passare i loro eroi. I Loro Eroi siamo Io, Poni e il Diavolo Molinio. Le donne non stanno più nella pelle perché siamo molto sexy. L’odore terribile che ci portiamo appresso attira le femmine, specialmente quelle più fertili (anche le femmine di capriolo e tasso). Prima del paese  ci sorpassano le GM e ci aspettano al cartello di Ranzano dove termina la Superlonga. Lo chalet del dopocorsa dove si svolge la festa Post-Superlonga si trova nel bosco e dista ancora 3 km. Le GM sono lì per caricarci, sottrarci dall’assalto dei tifosi e condurci allo chalet. Quest’anno un disguido tecnico ha reso impossibile l’operazione e la SuperLonga si è allungata di 3km passando da 61 a 64. Io, Poni e il Diavolo Molinio non abbiamo fatto una piega e abbiamo proseguito a piedi sotto la pioggia di petali di rosa lanciati dalle Cento Vergini Lusitane (che per comodità chiameremo CVL). Le CVL arrivano alla Superlonga dal 2012 (cioè dalla 2° edizione). Le si può vedere solo in quel momento lungo la via del Rivazzo coi loro cesti di petali. Poi spariscono nel nulla. Le si risente solo alla notte che ridacchiano nel bosco e corrono scalze sulle foglie di ghianda e nocciolo. Ci si rivede nel 2015!

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